Dal mio ex blog: 2 agosto 2006
2 agosto 1980: non ero neanche nata, ma questa notte non riesco a smettere di pensare. Sono passati 26 anni e la più grande strage italiana fa ancora parlare di sé, o almeno vorrebbe. Vorrebbe, ma per molti è un argomento scomodo, archiviato, lo dice anche la lapide: "strage fascista". Comodo è? Peccato che le persone accusate non siano colpevoli...peccato che le accuse si reggano sul niente, peccato che un uomo sia ancora in attesa di giudizio...oggi, dopo ventisei anni! No, dico, ci rendiamo conto? Volete rendere giustizia alle famiglie delle vittime? Non dategli un capro espiatorio, dategli la verità...In nome di cosa, un uomo deve vivere ogni giorno con l'angoscia di finire in carcere per un reato che non ha commesso? In nome di chi, deve accollarsi la responsabilità di un gesto così atroce? Da quando mi sono imbattuta in una conferenza sull'argomento ho fatto tante ricerche, ho letto libri, ammetto che non ne sapevo molto: sapevo quello che volevano si sapesse. Sono venuta a conoscenza di un comitato, l"'ora della verità", a cui hanno aderito persone di destra, come di sinistra; persone intellettualmente oneste che vanno al di là del loro "piccolo mondo antico", dove tutto è bianco o tutto è nero. (se vi andasse, http://www.loradellaverita.org/)Mi piacerebbe pensare che in questo paese di tangentopoli e calciopoli, possa esserci ancora speranza per un pò di giustizia. Forse è proprio vero, vivo in un mondo tutto mio...Si sono fatte le cinque ed il mio piccolo sfogo è finito.