giovedì 31 gennaio 2008

Senza benza

Dopo il grande successo di: "Beatrice cambia una gomma", adesso solo per voi: "Beatrice resta senza benzina" secondo capitolo della saga della sfiga. Altro che guerre stellari o il signore degli anelli!
Era da un pò che non indossavo quell'adorabile giubbino catarifrangente. Fatto sta che domenica pomeriggio, mentre mi accingevo ad andare ad un fantastico aperitivo vestita di tutto punto, sono rimasta senza benzina come un'idiota. E sì che li avevo messi i 10 euri canonici. Comunque, una volta appurato che era colpa della benzina (Beatrice guarda la luce rossa fissa, Beatrice ne deduce che è finita la benzina) ho messo le quattro frecce e sono scesa dalla macchina. Premessa: ero ferma sul curvone dell'olimpica in direzione piazza Pio XI, a neanche un metro dall'inizio della discesa. Fine della premessa. In quel punto le macchine sfrecciano a non meno di 80 km/h ma io ho pensato che qualche anima pia, o al limite qualche maniaco, si sarebbe fermato ad aiutare una donzella in difficoltà. Mi sbagliavo. Dopo cinque minuti decido che è arrivato il momento di passare all'azione. Apro il bagagliaio e ne tiro fuori: triangolo e tanica. Litigo con il triangolo, fino a riuscire a montarlo e lo piazzo là da qualche parte. Poi prendo la tanica e mi avvio verso il benzinaio, sperando che nessuno travolga la mia auto. Cammina cammina arrivo giù alla piazza. Mi faccio deridere dall'indiano che mette la benzina e torno su per la mia strada. Tanto per non farmi mancare niente, tornando verso la macchina sradico un ramo da un cespuglio e raccatto una bottiglia vuota dalla strada, del resto non ho guardato mg gyver così per caso. La macchina è ancora li, è già qualcosa. Incastro il legnetto nel bocchettone della benzina, che altrimenti mi sarei tirata tutta addosso (grazie michele) poi travaso la benzina dalla tanica alla bottiglia e finalmente la verso nel serbatoio. FFFFATTO? Ecco, adesso moltiplica l'operazione per circa tre o quattro volte, buttati la benzina un pò addosso e inizierai a capire come mi sentivo io. Anzi no, immaginati sui tacchi và. Tanto per rendere più realistica la cosa. Quando mi mancava proprio l'ultimo goccetto, si è fermato un ragazzo gentilissimo. "Ti serve aiuto?" Devo aver farfugliato qualcosa di incomprensibile. "Ti serve aiuto?" - scende dal motorino e si avvicina. "No grazie, ormai ho fatto" Silenzio. Poi guarda la macchina e fa: "Certo che sfiga, proprio prima della discesa".

lunedì 28 gennaio 2008

Aperitivo?











Aperitivo domenicale niente male. Ieri faceva freddo, ma con il caldo la terrazza e la piscina devono essere uno spettacolo. Ritornerò. Unico neo, le cravatte dei camerieri, non si potevano vedere.
Es hotel, via Turati, Roma.

domenica 27 gennaio 2008

scrivendo la tesi


Risponde la segreteria telefonica di Beatrice. Sono momentaneamente assente causa "tesi". Se volete, lasciate un messaggio dopo il biiiiiiiip. Mi farò viva al più presto.

domenica 20 gennaio 2008

Michele è sempre Michele

Ecco il tanto atteso, quanto sconosciuto (almeno a me, che non mi ero accorta di niente) filmato di capodanno!

sabato 19 gennaio 2008

Se il buon giorno si vede dal mattino...


Buon anno a tutti, gente dell'etere! Per quanto mi riguarda questo 2008 è cominciato un pò a tradimento. Voglio dire, poteva almeno aspettare che uscissi dal bagno... Ho approfittato dell' unico momento in cui non c'era la fila per fare pipì, ma ho calcolato male i tempi, così mentre tutti stappavano bottiglie, io tiravo lo sciacquone. La mia amica Flavia invece se ne stava in cima in cima alla torre eiffel, cheDiolaBenedica. E voi, dov'eravate?

Son cose


Dal mio ex blog: 20 dicembre 2007

Adesso per favore non prendetemi in giro, ma sono un paio di giorni che dormo poco e niente a causa di una mia "recente scoperta"...quale? Emule. Visto che mi funziona solo di notte (mistero della fede) ci resto incollata a scaricare l'impossibile. Fino ad un paio di giorni fa scaricavo solo da iTunes, alla modica cifra di 0,99 a canzone. Per carità, boicottiamo la pirateria, viva il diritto d'autore, ma un cd mi costava una fortuna! Ma parlando di cose serie, sono proprio soddisfatta dei regali che ho fatto. Cd masterizzati per tutti! Scherzi a parte, l'unico che posso svelare è quello fatto al mini ometto al quale faccio da baby sitter, visto che sono sicura che non sa leggere. Una fantastica Cadillac color puffo sbiadito, grande abbastanza per farci entrare il suo Spiderman che con questo freddo si è proprio stufato di andare in moto.

Regali


Dal mio ex blog: 14 dicembre 2007

Per la prima volta nella mia vita ho fatto quasi tutti i regali a ben 11 giorni da Natale!!! Mi sono regalata anche due borse...ah le borse. Le amo. Curioso come siano tra le cose più costose in ogni negozio. A Parigi entravo nei negozietti del marais dove c'erano cose carine a prezzi abbordabili e poi lei, lassù, illuminata, sul piedistallo. Una borsa da milioni di euro. Invece con 180 euro me ne sono portata a casa ben due! Si, si, sono proprio contenta. Fa freddissimo da ieri, mi sa che in palestra non ci vado...pigrizia!

Edizione straordinaria!!!!!!!

Dal mio ex blog: 28 novembre 2007
PeppérePé!!! Anche quest'anno il compleanno è andato. Inizia adesso il periodo che più mi piace: il Natale. Oddio...in assoluto preferisco l'estate, ma volete mettere l'atmosfera natalizia? Tutte quelle lucette, quegli scintillii, gli addobbi...fosse per me li lascerei tutto l'anno.
Il corso (ufficio stampa) prosegue, abbiamo un sacco di "compiti" da fare e la concorrenza adesso è agguerrita: chi prenderanno a fare lo stage? Neanche a dirlo, TUTTI vogliono fare quello nella casa editrice. Ci sarebbe anche l'ufficio stampa museale, musicale e teatrale. Quello istituzionale si autoelimina, perché dovresti essere giornalista o quantomeno pubblicista e nessuno di noi lo è. Il consiglio che ci è stato dato è: rompete le scatole, mettetevi in vetrina, fatevi notare. A lezione ci sono i soliti due che fanno un sacco di domande, a volte inutili, e sono sicura che verranno premiati. Così imparo. Mi è stato consigliato questo libro, "Acqua di Mare", di Charles Simmons. Merita.

Ah la grève!

Ho imparato una nuova parola. In francese sciopero si dice "grève" e l'ho imparato a mie spese, perché a Parigi è la prima cosa che mi hanno detto arrivata in aeroporto. Fortunatamente l'autobus che porta da Orly a Parigi non aderiva e anzi, era addirittura gratuito! In Francia funziona così: fanno uno sciopero della madonna, garantiscono un minimo di trasporti e il bello è che sono gratuiti! Qui da noi sarebbe pura fantascienza...poveri noi.

Addio



14 novembre 2007

Eravamo bambini, il mio ricordo è spensierato. Gli anni più felici della mia vita oserei dire. Di quel periodo porto tutti nel cuore come fosse stato ieri. Non riesco a realizzare. Solo oggi, vedendoti chiuso in quella bara mi sono resa conto di quello che realmente è accaduto. Ti hanno ucciso.
Addio Gabriele.
Un abbraccio a tutta la famiglia Sandri.

Di ritorno da Sant'Elena(Cronaca di un esilio telefonico)

Dal mio ex blog: 10 novembre 2007
Dopo un periodo di black-out dovuto al mio amato gestore telefonico di cui adesso non farò il nome (dico solo che inizia per tele e finisce per 2), ecco in due parole quello che è stato e quello che sarà.
Continuo l'estenuante ricerca per la mia tesi, chiusa in emeroteca, da non confondere con il posto dove vendono i vini, e se lo dico è perchè è successo;
ho iniziato il corso per "Ufficio stampa" nella speranza di riuscire a trarne uno stage (per la serie: anchesfruttatavabene) e mi sono comprata un paio di cosette niente male (un paio di stivali, una felpa, una giacca..maledetto shopping!) Non appena in possesso di una macchinetta fotografica digitale delizierò anche voi, al momento accontentatevi di sapere che gli stivali sono grigi, la felpa è nera e che la giacca è fred perry, ma fa molto chanel. Di questa mia descrizione ne sarebbe entusiasta la strega che mi ha fatto il colloquio per entrare nel corso di giornalismo di moda.
Ah! Avevo fatto domanda per il corso di giornalismo di moda. Capita, quando ti perdi in internet a cercare corsi e master. Mi affascinava anche quello in marketing per i beni di lusso. L'ho scartato in partenza perchè anch'esso rientrava nella sudetta categoria: solo per il master volevano una cifra vergognosa.
Per quanto riguarda quello che sarà, mercoledì me ne vado a Parigi! Finalmente. Vi saluto gente.

Shopping a Paris

Dal mio ex blog: 22 ottobre 2007
Per un pò di sano shopping a Parigi, ecco le mete del mio prossimo viaggio, tutte nel Marais!
SWILDENS: al numero 22 di Rue de Poitou, una boutique che mescola abitini fluidi, T-shirt rock e i boot indiani Minnetonka.
OLGA: Rue Vieille du temple 103. Burberry, Cacharel, Prairies de Paris, Eley Kishimoto.
JOY: Sembra un boudoir degli anni '30 questo negozio in rue du Roi de Sicile 38. Sonia by Sonia Rykiel, Stella Mc Cartney, Fred Perry, Velvetine, Maria Fors.
SURFACE TO AIR: 68, rue Charlot.

Altro che Mary Poppins!


Ieri sera babysitteraggio.
Passata l’estate sono tornata dal mio “assistito” che adesso chiacchiera alla grande! Dopo avermi aggiornata su tutti i suoi giochi nuovi, l’ometto mi ha portata in corridoio e mi ha detto: “Tata, paura buio, accenni luce! ‘Naltro po’, naltro po’”. (traduzione: Tata, che sarei io, ho paura del buio, mi accendi la luce? Visto che il corridoio ha tre faretti, -un altro po’- sta per accendili tutti e tre)
Dopo avermi cantato i cori da stadio appresi quest’estate con il “papapo”, tra cui “All’UppaRoma lalalallalà” (che starebbe per “Aesseroma”) mi ha accompagnata in cucina. Ho preso un bicchiere e mi sono versata dell’acqua. Alchè mi fa: “Tata…acqua?” ed io: "Si, è acqua". Mi ha guardato con fare interrogativo. Dopo averci pensato mi fa: no billa? Billa buona.
Dopo aver sfasciato una moto contro il muro, mi fa: “oh oh…si è rotta.” Allora gli spiego che l’indomani il papà gliel’avrebbe aggiustata con la colla. Lui mi prende per mano e mi dice: “’namo prenne colla” e mi porta davanti all’armadietto dov’è riposta la colla. Che spettacolo…e non lo dico solo perché ha detto: Tata bellittima!

Irish flag


Fàilte!(Che in gaelico sarebbe benvenuti!) In questi giorni un gruppo di irlandesi ha popolato, per non dire invaso, il pub. Erano all'incirca una ventina e coprivano svariate generazioni: due bambini, alcuni ragazzi, adulti e una coppia di nonni. Sono venuti a Roma per un matrimonio e ci hanno "adottato" per tutto il loro soggiorno. L'ultima sera mi hanno regalato la bandiera della loro città (che potete ammirare qui a sinistra), l'hanno firmata e poi appesa al muro. Dopo una decina di birre a testa e una bottiglia di prosecco offerta dal boss, i superstiti hanno cominciato ad intonare canti tradizionali irlandesi. Che fai, non canti con loro? Visto che mi ricordavo solo "Fields of Athenry", alla fine ci hanno chiesto di cantare una canzone italiana. Vergognandoci come cani, il boss ed io, abbiamo risposto con un timido: "Fatece largo che passamo noi...'" Cantare i Sistem of a down insieme all'irlandese metallaro mi ha fatto guadagnare un soggiorno gratuito a Derry, per non parlare delle bevute gratis nel pub di suo cugino. Hanno insistito tanto affinchè andassi su questo fine mese, pare che Halloween sia un evento in questa città, ma mi sembrava un tantino avventato. Chissà, magari se si ricordano ancora di me dopo la sbornia potrei andare per S.Patrick!
Slainte!(che si legge tipo sloncha e vuol dire "cheers", "cin cin")

La ville lumière


Ebbene si, dopo aver vagliato attentamente orari e prezzi, mettendo in conto anche i trasferimenti da/per l'aeroporto, le divise delle hostess e quant'altro, sono giunta alla conclusione che questa volta volerò EasyJet. Ma dai, una compagnia che invece dei kg consentiti come bagaglio a mano ti dice: "un peso ragionevole" è spettacolare. Per non parlare della comodità di arrivare a Orly, 14 km da Parigi contro gli 80 di Beauvais! Giusto per darvi qualche info se volete andare a Parigi sappiate che RyanAir, Easyjet e Vueling sono le compagnie più economiche (partendo da Roma); le prime due partono da Ciampino e arrivano rispettivamente a Beauvais e Orly, mentre la terza vola negli aeroporti principali, dunque Fiumicino-CharlesDeGaulle. Con la Ryan dovete aggiungere 26 euro per il pullman a/r (a meno che non vi vengano a prendere) mentre ve la cavate con la metà da Orly e CDG. Volendo proprio esagerare, potete vedervi anche le combinazioni miste, andare con una compagnia e tornare con un'altra, a volte conviene. Il bello delle low cost è che a differenza delle altre compagnie, il prezzo delle singole tratte rimane invariato. Avete mai provato a prendere solo un'andata con Alitalia o Air France? Cifre stratosferiche.

Compagnie che adoro...

"Ad eccezione dei luoghi in cui le limitazioni locali sono più restrittive, ogni passeggero può trasportare un unico bagaglio a mano standard di dimensioni non superiori a 55x40x20 cm; non si applicano restrizioni di peso entro limiti ragionevoli. Ovvero, il passeggero deve essere in grado di sistemare il proprio bagaglio a mano negli scompartimenti sopra i sedili senza richiedere assistenza".

Funeral Party

Esilarante commedia dai risvolti molto british quella firmata da Frank Oz (regista di "In&Out" e "La donna perfetta" tra gli altri). Ambientato quasi tutto in una villa tra le campagne inglesi, il film scorre di gag in gag piacevolissimo, senza mai scadere nella volgarità. Gelosie, litigi, ricatti, allucinazioni faranno da contorno a questo funerale dove parenti ed amici si ritroveranno letteralmente "a nudo". C'è Martha, nipote del defunto che dovrà fare i conti con un fidanzato sotto effetto di acido e un padre estremamente severo; Daniel e Robert,figli del defunto, alle prese con uno sconosciuto ricattatore; Howard amico di Daniel accetterà suo malgrado di scarrozzare lo zio Alfie, un anziano brontolone sulla sedia a rotelle. Ritmo serrato, risate assicurate. Avrei solo una domanda: perché mai un film intitolato "Death at a funeral" viene tradotto con un altro titolo inglese? Tanto valeva lasciarlo in lingua originale. Mah...

Ricetta del giorno: Fajitas

Essendo stata letteralmente sommersa dalle richieste, ecco qui solo per voi: "L'angolo della ricetta". Il piatto di oggi è una personalissima interpretazione delle fajitas messicane (ovvero: quei cosi tipo piadina arrotolati e ripieni di carne e verdura).

In una padella antiaderente con poco olio, fai soffriggere la cipolla.
taglia a pezzetti piccoli la verdura che ti piace, nella fattispecie zucchine, peperoni rossi e gialli, carote e mais.
Butta dunque nell'ordine prima le carote, poi i peperoni ed infine le zucchine (hanno tempi di cottura diversi, mica vorrai ritrovarti con le zucchine spappolate e le carote dure?!?)
Adesso devi compiere la tua scelta. Di cosa la vuoi ripiena questa fajita? Di pollo, manzo, maiale o gamberi?
Qualunque cosa tu abbia scelto, devi tagliare a pezzetti la carne (tranne i gamberi che metterai interi e/o sgusciati) e lasciarla cuocere in mezzo alle verdure.
Sala. Cospargi di spezie che ti piacciono (se non ti piacciono chi te lo fa fare?)Io ci metto: finocchio, origano, paprika e curry.
In un'altra padella riscalda le tortillas (rigorosamente quelle della busta) che potrai mantenere in caldo coprendole con un pò di carta d'alluminio.
Ultima operazione: metti la tortilla nel piatto, versaci al centro un pò del miscuglio di cui sopra e poi arrotola. Fatto? Buon appetito!

Pilates

Visto che vado in una palestra molto "fashion", quest'anno hanno pensato bene di riempirla di tv al plasma e trasmetterci 24 ore su 24 i filmati delle varie lezioni. Quando dovevano girare il video di Pilates? Oggi. E quando ci sono andata io con la tuta rotta e i calzini fuxia a pois verdi? Oggi. Quandotidicesfiga...

Quarantagradi


SOTTOTITOLO: Elogio spassionato del mio negozio preferito. Se abitate a Roma o siete solo di passaggio, dovete assolutamente farci un giro! Giusto per capire che aria tira in Europa, perché questo è uno dei pochissimi negozi in Italia all'altezza di quelli di Londra, Parigi o Berlino. Marchi ricercati, edizioni limitate, pezzi unici...qualche nome? 0044, Number Nine, Swear, Dr Denim, Cheap Monday, Puma, Goodenough, Levis, Olga de Polga, My ass, Hussein Chalayan, Revolution, Freitag, Edwin, Nike, Maharaischi, Silas, Ivana Helsinki, Goldengoose, April 77 e tanti altri sempre scelti con la massima cura da Stefano&Andrea. Quarantagradi è a Roma in via virgilio, angolo via boezio (zona Prati) tel.o6.68.13.46.12

Salento 2007


Dal mio ex blog: 30 luglio 2007

Siori e Siore questa la nostra casetta per le imminenti vacanze in quel di Puglia. Esattamente Punta Ristola, sconosciuta località a uno sputo da S. Maria di Leuca...Ieri cena sul terrazzo da me con l'allegra brigata x decidere le priorità di questa vacanza. All'ordine del giorno i punti da discutere erano i seguenti: -Chi porta i racchettoni? -A quali sagre partecipare (naturalmente a TUTTE!) -Il LYSOFORM, sottovalutato dai più, ma fondamentale per i nostri piccoli amici. -Il nastro isolante (spiacente luciano, me l'hanno bocciato). Filosofia della vacanza: sarà all'insegna della mutanda libera...massimo relax, minimo sforzo e tanto mare.

Post autocelebrativo

Il "mio" pubbetto cerca di stare al passo con i tempi e si è dotato di Wi-Fi. Ficata! Per intenderci, puoi berti una birra seduto comodamente al tuo tavolo e controllare l'indice mibtel dal tuo portatile senza costo alcuno...escluso quello della birra. Fossi un cliente ne sarei entusiasta...Dopo anni di esperienza ho stilato una personale classifica dei clienti, che somigliano sempre di più al colesterolo: ci sono quelli buoni e quelli cattivi. Di quest'ultima categoria fanno parte quelli sempre scontenti, maleducati, spocchiosi, che non consumano, che ti incidono il tavolo con le chiavi, che fanno "il vento" (ovvero:scappano senza pagare), che non lasciano mancia, che spiaccicano la cera delle candeline, che fanno i sottobicchieri in mille pezzi, che ti otturano lo scarico del bagno. Poi ci sono quelli buoni, quelli che saluti come fossero vecchi amici, quelli che sorridono, quelli che ti mettono a tuo agio, quelli che sai che torneranno. Categoria a parte per i clienti cosiddetti "sportivi", quelli che vengono per le partite di calcio, basket o rugby che sia. Se stanno vincendo si prospettano laute mance ma se perdono ti ignorano perché troppo presi dalla partita nella speranza di una rimonta. Da oggi vacanza, ma riapriamo i battenti il 20 agosto.

Viaggio enogastronomico in quel di Catania

Dal mio ex blog: 28 giugno 2007
"Partenza Fiumicino ore 8:45"
Stacco di lavorare alle 3 (a.m.), metto la sveglia per le 6:30. Mi sveglio e realizzo che alle 6 e mezza dovevo uscire e non svegliarmi! Fortuna che ho una buona ripresa e alle 6 e 40 sono fuori (in tutti i sensi). Più mi allontano, più mi ricordo cosa non ho messo in valigia: spazzolino, pigiama, telo da mare...ok penso ad altro che è meglio. Arrivo pelo pelo al trenino che dalla stazione Trastevere mi porterà all'aeroporto (€5.50). Volo in orario, una hostess mi porge un bicchiere di cocacola, la ingurgito, tuttosommato è sempre caffeina. Dall'aeroporto di Catania prendo un autobus (0.80c) che mi porta in pieno centro. Durante il tragitto faccio la conoscenza di due simpatici ingegneri in trasferta per una partita di calcio. Scendo a piazza Stesicoro (anche se mi ostino a chiamarla Tersicoro mi hanno capita lo stesso) e in via Etnea prendo la mia prima granita alle mandorle con brioche. Ottima.

Ari-Ryan


Dal mio ex blog: 21 aprile 2007

Ci sono ricaduta...non ho saputo resistere alla tentazione di un volo per Barcellona 19€ tutto incluso. Ma cari miei, io sono furba e non cadrò nella vostra trappola! A costo di apparire l'omino della Michelin porterò solo bagaglio a mano (indossando tutto il resto) e di peso non superiore a 10 kg. Non mi venderete i sacchettini per i prodotti liquidi, visto che li comprerò in loco né tantomeno le vostre m&ms o pepsi che siano. Sono una viaggiatrice consapevole io, che vi credete. Una volta a Barcellona spenderò tutti i miei risparmi moooolto consapevolmente.

Odissea parte seconda

(segue) Si è fatto tardi, devo andare a lavorare...ritenterò domani con rinnovate energie. La mattina dopo stesso tran tran ed ecco che finalmente posso parlare con Ilaria. Inizio a raccontare la mia storia quando lei mi interrompe con aria saccente: "deve reinstallare il modem". Ilaria, benedetta ragazza, se mi facessi parlare ti direi che l'ho già fatto e non è servito a niente. Finalmente riesco ad ottenere la tanto agognata segnalazione di guasto, che verrà visionata entro tre giorni lavorativi. Allo scadere del terzo giorno mi arriva un sms che mi dice più o meno: Tele2, stiamo lavorando sulla sua linea, riprovi a connettersi. In effetti il segnale di linea è tornato ma invece di aprirsi l'homepage mi viene scritto "Errore numero x, il protocollo ppp non è conforme al bla bla bla di non so che ccc ". Tanto per non perdere l'abitudine chiamo Tele2. Solo per aggiornarlo fin li ci metto mezz'ora, poi il caro Massimo mi spiega che devo reinstallare il modem. Ma dai? Non l'avrei mai immaginato. Si, dice che ora che è stato risolto il problema della linea non dovrei più avere problemi. Il drago delle installazioni (che a questo punto sarei io)in pochi secondi riconfigura il modem con successo (clap clap) ma di navigare in internet non se ne parla. Allora Simona, ascoltata pazientemente tutta la storia, mi apre una nuova segnalazione di guasto. Passano altri 3 giorni e io arrivo al 18 gennaio ancora senza internet. Questa volta mi arriva l'sms ma non hanno risolto nulla. Mi attacco al telefono e...sorpresa! La solita voce inquietante mi informa che tele2 sta lavorando sulle linee di lazio e abruzzo per cui a prescindere dal mio problema, niente linea. Come si dice, mal comune mezzo gaudio...Lascio passare un giorno e riprovo. Questa volta trovo una competente Chiara che finalmente non mi parla di modem. Mi fa fare tutta una strana procedura tramite schede di rete, codici dos e proprio sul più bello mi cade la linea. Panico. Richiamerà...solo lei può farlo. Silenzio. Richiamo io, mi risponde Marco (il primo doppione, chi sa se posso cambiarlo per una Chiara). Mi scuso in anticipo per probabili crisi isteriche imminenti e gli spiego tutto fin lì. Lui mette le mani avanti e mi dice che se per caso non riuscissimo a risolvere la cosa, invierà la segnalazione di guasto. Noooooo...altri tre giorni! Dobbiamo farcela Marco, metticela tutta. Finiamo la procedura, riavvio il computer e finalmente eccomi qua. Ma fino a quando....?

Odissea parte prima


Dal mio ex blog: 23 gennaio 2007

"...allora ci sentiamo domani eh, un bacio." -CLICK.- E da qui l'Odissea. Prima mi si è isolato il telefono, giustamente di mercoledì 3 gennaio, così che sommato ai 3 giorni lavorativi che ci mette la Telecom per riparare il guasto fanno 6 che è la befana, 7 che è domenica, 8 che è lunedì. Poco prima che mi riparino il guasto scopro che stranamente l'ADSL funziona e riallaccio i contatti con il mondo. Me ne sto su msn a chatticchiare quando mi squilla il telefono. E' la telecom, sta effettuando dei controlli sulla mia linea. Gli dico anche grazie. Torno al mio msn e la connessione non c'è più. Guardo il modem, nessun cenno di vita. Mi richiama la telecom per sincerarsi che vada tutto bene. No, non va affatto bene. Il telefono funziona ma ora non ho più l'ADSL. E' normale dicono, questione di "attimi". Non voglia Dio, mi scappa che l'ADSL ce l'ho con Tele2. Apriti cielo. Da questione di attimi diventa una questione di principio. Non passano neanche due minuti che mi richiamano. "Mi dispiace signora, ma non riusciamo a ripristinarle il servizio. Chiami Tele2". Non aspettavano altro. Bene, a questo punto con il telefono appena aggiustato chiamo il numero (a pagamento) di tele2. Dopo mille "digiti 1 per la bolletta, 2 per non pagare il canone, 3 se vuole un caffé" mi mettono in linea con l'operatore. Spiego tutta la mia situazione a Mario dal vago accento pugliese, il quale cordialmente mi invita a reinstallare il modem. Io penso di risolvere così i miei problemi, lo ringrazio e attacco. Prendo il cd originale tele2 per attivare il tutto e faccio passo passo quello che mi dice il computer. Risultato nessun segnale di linea. Richiamo sempre a mie spese l'assistenza Tele2 e stavolta parlo con Erika, fortemente milanese. Dopo averle spiegato le mie vicessitudini, mi dice che il collega ha sbagliato, non dovevo usare il cd di tele2 ma quello del modem. Ok, un pò scettica ritento. Inserisco il cd ma mi vengono richieste cose tipo se è una connessione wan, lan o atm. Eiochenesò? Arichiama l'assistenza, questa volta taglio corto e gli chiedo solo come uscire da quella situazione. Roberto, (probabilmente aspirante attore vista la perfetta dizione) mi dice di inserire wan con tutta sicurezza. Che fai non ti fidi di Roberto? E io eseguo, ringrazio e vado avanti. Morale della favola nessun segnale di linea. Chiamo l'assistenza schivando le domande della voce inquietante(mi ricordo cosa digitare prima che mi elenchi tutte le possibilità) e mi risponde Marco. A questo punto non faccio più caso all'accento, sono un tantino alterata. Spiego nuovamente tutto al povero malcapitato e lui mi dice che il collega ha sbagliato. Ma come, di nuovo? Stavolta non mi fido, non ringrazio e lo tengo in linea, tanto pago io...facciamo tutto passo passo. Dovevo mettere atm (Robé che te possino..). Ok, configurazione riuscita con successo. A questo punto Marco mi saluta soddisfatto. Il modem è stato reinstallato, dovrei riuscire a connettermi...e invece no! Nessun segnale di linea.

Parigi, il volo.

Dal mio ex blog: 4 dicembre 2006
Ryan air ti odio eppure continuo a prenotare i tuoi voli, sarà perché costano meno di un intercity Roma-Milano che non riesco a smettere di prendere i tuoi aerei made in Ikea?(state a vedere se la prossima non vi chiedono di costruirvelo da soli). Se riuscite a non pagare un'ECCEDENZA BAGAGLIO, passate alla fase successiva: LA FILA. Si perché la nostra stimata compagnia non assegna i posti a sedere (avrebbe forse un costo aggiuntivo?mah...)e quindi circa venti minuti prima dell'imbarco sale la febbre per il posto, si alzano i primi due e in un secondo si materializza un serpentone di persone. Spesso la cosa si rivela un inutile calvario perché poi ti ritrovi stipato nel pulmino insieme a tutti gli altri, allora scatta la fase tre: LA CORSA. La corsa dal pulmino alla scaletta non ammette cedimenti. Non voltarti mai indietro, trascina il tuo trolley anche su una ruota sola, ma non fermarti! Naturalmente il viaggiatore esperto sa che la carta d'imbarco va rigorosamente fra i denti, perché una volta a bordo un'hostess te la chiederà, visionerà il tagliandino come su una normale compagnia ma invece di indicarti sorridente il tuo posto, ti dirà anche un pò stizzita:"il primo posto disponibile". Non contenta una vocina all'altoparlante continuerà a dirti ad intervalli regolari: "Siete pregati di prendere posto il più velocemente possibile". Arrivati a destinazione ci sarà un comodo pullman ad aspettarvi che solitamente costa la metà del volo (per Parigi a/r €26)e dura altrettanto. Bene, se siete sopravvissuti a tutto ciò, la prossima volta spendeteli 50 euro di più e prendete una compagnia seria!

venerdì 18 gennaio 2008

Parigi


Dopo un'intensa giornata su e giù per Parigi decidiamo di prendere qualcosa da mangiare poi in hotel. Prima sosta lo zozzone dietro a "Hotel de ville", un insieme di banchetti gastronomici dove, dopo aver a lungo ponderato, ci siamo presi quattro salsicce unte con relative patate cotte nella loro sugazza (costo €4,90). Cammina cammina, c'era venuta voglia di pollo allo spiedo. Li avevamo visti la mattina ma non ricordavamo bene dove. Abbiamo vagato in lungo e in largo ma dei polli neanche l'ombra. Col senno di poi, ma soprattutto avendo ritrovato per caso la strada, posso dirvi che si chiama rue Montorgueil. Seconda sosta: cinese take away, riso al curry e ravioli al vapore (€4,50)Visto che non eravamo ancora soddisfatti, poco dopo il nostro hotel ci siamo fermati dal nostro giapponese di fiducia e abbiamo preso un menù (zuppa+insalata+sushi+maki+spiedini €12,90). Arrivati in camera ci siamo sbragati sul lettone pronti a divorare la nostra cena nippo-giappo-bavarese. Con la pancia piena sono crollata indegnamente alle 21;15...fortuna che dovevamo uscire...Me la dormivo beatamente quando all'improvviso è scattato l'allarme anti-incendio. Svegliarsi di soprassalto non è proprio il massimo, tempo di realizzare e mi butto giù dal letto. Apro la porta, sento qualcuno che scende. Richiudo la porta, che fare? Cosa portare? Dove andare? Ok, calma. Bisogna fare presto, la valigia è disfatta non la potrò salvare ma almeno mi infilo il mio ultimo acquisto, una giacca (April 77 €200) sopra alla mia fantastica camicia da notte di Winny the Pooh e le scarpe da ginnastica. Mi scaravento giù per le scale ma al primo gradino incontro un ciccione in pigiama acetato che in un inglese assonnato mi dice di tornare a letto che non è successo niente. Sarà, ma non riesco a riaddormentarmi, la porta accanto alla mia è proprio quella della caldaia...Accendo la tv e c'è il Marzullo francese, crollo in un sonno profondissimo.

Autolavaggio

Dal mio ex blog: 22 novembre 2006
Un indiano, un cinese ed un africano ad un autolavaggio (no, non è una barzelletta)guardano me e la mia onorevolissima seicento e scoppiano a ridere. E' colpa mia se lavoro in una zona infestata dagli uccelli? Ho lasciato la macchina parcheggiata otto ore in balia degli agenti...chiamiamoli pure "atmosferici", non c'era più un centimetro pulito. Deridetemi pure, poi vediamo chi ride quando la dovete lavare a mano!! Nonostante l'affronto gli ho lasciato una bella mancia, avrei riso anch'io.

Tesi

Dal mio ex blog: 15 novembre 2006
Dopo aver "bocciato" il primo professore al quale avevo chiesto la tesi (sono molto esigente, uno che mi risponde sempre no non è il mio tipo) ho tentato la strada del secondo (questo non ti risponde proprio a quanto ne so). E' sembrato stranamente disponibile, peccato solo abbia totalmente travisato la mia idea. Non mi sembra difficile afferrare il concetto che segue: "mi piacerebbe trattare il rapporto cinema/cronaca relativamente al periodo degli anni di piombo con uno sguardo ai film dell'epoca e uno a quelli recenti (vedi "romanzo criminale" o "la meglio gioventù") tantopiù che mi piacerebbe fare poi il master in editoria e giornalismo." Cosa mi sento rispondere? "Bene, bene...vedo che le piacciono i morti ammazzati. Allora si legga l'ultimo libro di Ammaniti, ci sono parecchi spunti sulla cultura di massa e i telefilm." Probabilmente è colpa mia ma non vedo il nesso. E' come se dicessi: mi piace tanto il cacio sui maccheroni...allora potresti provare cozze e nutella. Conosco questa tecnica, l'ho usata in tutti gli esami per scivolare da una domanda che non sapevo a qualcosa in cui fossi più ferrata. Probabilmente si sta vendicando.

Sagra delle castagne

Dal mio ex blog: 6 novembre 2006
Autunno uguale castagne. Cosa c'è di meglio che andare ad una bella sagra la domenica? A parte il fatto che a me le castagne fanno schifo (sia di sapore che di consistenza), mi piaceva l'idea , un pò come quella del camino...così noi "giovini intrepidi" ci siamo armati di sciarpa e guanti e siamo andati alla volta dei paeselli laziali. Meta: Fabbrica di Roma, perché eravamo convinti ci fosse sta benedetta sagra. Arrivati in questo paesino fantasma, le uniche anime a cui potessimo chiedere informazioni erano due carabinieri infreddoliti e alquanto annoiati. Uno si gira verso di noi con tanto di stecchino tra i denti e ci fa: "Sagra? Ma quale sagra? Qui nun g'è mai stata. Al massimo a Vallerano o a Canepina". Stessa risposta ottengo dal gestore del baretto sulla piazza. Allora proseguiamo il nostro viaggio verso Vallerano, altro paese deserto. La nostra sagra non è neanche qui, in compenso incontriamo due ragazzi sulle tracce della sagra del Novello. Decidiamo di dividerci, loro vanno verso Magliano Sabina, noi verso Suriano. Indovinate un pò? Ennesimo buco nell'acqua. Ormai stanchi ed affamati decidiamo di seguire i cartelli per "L'osteria del Frate"...Tagliolini con porcini e grigliata di carne; a me è andata di lusso, agli altri è rimasta la voglia di castagne che potranno soddisfare nelle vie del centro (Roma) per la modica cifra di un euro a castagna o quasi....Eh, eh, eh.

Arriva il freddo

Dal mio ex blog: 2 novembre 2006
L'idea dell'inverno mi piace è la pratica che mi convince meno. Da una parte mi vedo seduta davanti ad un grande camino, con un libro e una tazza di cioccolato caldo. Dall'altra sono realistica e a casa al massimo mi posso mettere a fissare il termosifone con una tazza di té, perché la cioccolata mi fa venir le bolle. Almeno il libro...
Non lo so, tutti questi strati, i maglioni, le calze, i guanti...uno stress!

Little Miss Sunshine

Immaginate un vecchio pulmino wolkswagen giallo. Ora prendete un nonno (Alan Arkin) cacciato dalla casa di riposo per problemi di droga, un padre fallito (Greg Kinnear) che di lavoro spiega come essere vincenti, uno zio (Steve Carell) che ha appena tentato il suicidio per amore di un altro uomo, un fratello (Paul Dano) che ha fatto voto di silenzio finché non lo prendono in aeronautica e una mamma (Toni Collette) abbastanza esaurita da tutto ciò. Cosa ci fanno? Un viaggio On the road attraverso la California per accompagnare Olive (Abigail Breslin), una bambina panzona e con gli occhiali al concorso di little miss sunshine, una sorta di mostra canina per piccole barbie. Una famiglia, quella degli Hoover, che nonostante le stranezze ed i problemi, rivela un’umanità inaspettata. Un film tragicomico dove gli eventi drammatici si trasformano in farsa, che fa ridere ed allo stesso tempo riflettere.
Diretto dalla coppia Dayton e Faris, il film è stato la rivelazione di Locarno e del Sundance festival.

Maledetto bancomat


Ci sono giorni in cui si esce apposta per fare shopping e si torna a casa insoddisfatti e giorni invece in cui magari vai di fretta, pensi a tutt'altro e ti ritrovi con due buste piene. Per tutelarmi dalla seconda ipotesi, non esco mai con più di cinquanta euro. Sono bravissima, riporto regolarmente i 50 euro sani sani e sfodero il mio bancomat, maledetto traditore! Questa mattina ad esempio sono andata a fare due passi al rione monti perché era una bellissima giornata e volevo pranzare con un kebab e indovinate un pò? Mi sono innamorata di un vestito color carta da zucchero e relativo cardigan. Inizialmente pensavo fosse un tutt'uno visto che stavano sulla stessa stampella, ma poi ho visto i cartellini...due. Potevo farcela, potevo desistere, finché non li ho provati. Il vestito è tutto foderato di ciniglia, morbidissimo. Quali menti diaboliche hanno elaborato questa trappola per portafogli? "Les prairies de Paris" (Il negozio si chiama Paraphernalia e si trova in via leonina 6, roma).E poi come potevo resistergli, stavano nello scompartimento "AFFARI". L'affare lo facevo io se mi compravo una macchina per la stessa cifra, comunque...C'è da dire a mia discolpa che NON ho comprato un paio di fantastiche scarpe che sarebbero state perfette per il vestito, né tantomeno una borsa di pelle da urlo (questa da "B" in piazza madonna dei monti 1). Cosa dite Vostro Onore? Potevo lasciare il bancomat a casa? Premeditazione inconscia potrebbe andare o tento direttamente con l'infermità mentale?

Roma


Dal mio ex blog: 13 ottobre 2006

Cercavo disperatamente un luogo dove fossi stata per darvi qualche suggerimento, qualche dritta e poi l'illuminazione: Roma! Dopotutto sono 24 anni che la conosco...
Una delle cose che preferisco è uscire la mattina col motorino, il sole è caldo, scendo giù per il Gianicolo (ci sono delle ville spettacolari) e arrivo a Campo de' Fiori. Do una sbirciatina ai banchi del mercato e poi mi vado a prendere un pezzo di pizza al Forno (uno dei "mejo"). Ancora calda, me la vado a mangiare a Piazza Farnese, seduta sulla panchina di marmo che percorre l'omonimo palazzo (unico inconveniente le cacche di piccione, ma basta guardare dove ci si siede) Poi passeggiatina fino a "Sant'Eustachio", bar storico alle spalle di Piazza Navona (è quello con l'insegna blu). Gran caffé o caffé con la cremina da provare assolutamente! Vi sconsiglio le ore di punta, è veramente affollato.

Una tragicomica esperienza

Tornando dal mare buco. Ok, dopotutto sto solo nel bel mezzo del nulla. Chiamo qualcuno e vedrai che risolvo in un modo o nell'altro. Ahhhhh....non c'è campo! Il panico comincia a farsi strada. Vediamo, intanto indosso il giubbino antiestetico da morire ma quantomeno catarifrangente (come i pantaloni che indossavo nel 1989). Poi frugo nel porta bagagli e trovo il triangolo o almeno quello che dovrebbe diventare un triangolo. Dopo svariati tentativi lo posiziono a qualche metro da me. Ci siamo solo io, il triangolo e le quattro frecce...tic, tac, tic, tac...Prendo il cric, oggetto misterioso e con le istruzioni in polacco. Lo metto sotto la macchina e non succede niente. Lo giro e lo rigiro e non succede niente. Lo prendo a calci e si sposta. Ricominciamo. Apro il libretto d'istruzioni della macchina alla G di gomme e non dice niente. Allora provo P di pneumatici. Dice di allentare i bulloni e posizionare il cric. Rimando il problema del cric e tento di svitare i bulloni. MMMmmmm....ggggnnnniiii...grrrr...niente. Ricapitolando: non riesco a svitare i bulloni. Non ho la più pallida idea di come far funzionare il cric. Pensa Beatrice, pensa. "Non mi si scaricherà la batteria della macchina con tutte 'ste luci accese?" Meglio non pensare troppo. Vedo una macchina in lontananza, la fermo. Sono una coppia di vecchietti impauriti, come dargli torto, con quello che si legge sui giornali. Abbassano il finestrino e si trovano davanti una pazza in pareo e giacchetto fosforescente con le mani nere di grasso che agita un cric in aria: "Buonasera...temo sia rotto, non avrebbe un cric da prestarmi?" Ce l'ho fatta! Spenge il motore e scende "nonno Libero". Dal bagagliaio inizia a tirare fuori una quantità imbarazzante di teglie di lasagne, poi finalmente ecco il Kit professionale del piccolo gommista, altro che il mio. Sotto le sue attente direttive riesco a cambiare la ruota, non lo ringrazierò mai abbastanza. PS. gentili automobilisti che sostate lungo la pista di atterraggio di fiumicino per vedere gli aerei, sappiate che la prossima volta invece di buttarmi in una voragine per evitare la vostra macchina, tirerò dritto.

Un tranquillo venerdì di paura

Dal mio ex blog: 10 0ttobre 2006
Quando dico che la gente sta fuori di testa, lo dico con cognizione di causa...venerdì per esempio, non avevamo ancora aperto che entra un personaggio con il casco in testa ed inizia a farmi il terzo grado: "Quante birre avete venduto? (ma chi sei? Chi ti manda?) E stamattina? Ma questa di dov'è? Solo queste c'hai? Dai...dai, allora senti, me ne butti due e le altre le metti qui!" Sbem, e mi sbatte una bottiglia d'acqua vuota da un litro e mezzo sul bancone. Lo guardo tra lo stupito e il meravigliato e gli dico che purtroppo non è possibile. Poi entrano i fobici di Battisti, che mi intimano di cambiare cd altrimenti se ne vanno. (No dico, è un jukebox?) Ok, metto i Mattafix. E perché, quelli che entrano facendo finta di non vederti? Li saluti e niente, li segui e niente...loro si DEVONO sedere proprio a quel tavolo, in quella sala, anche se la luce è spenta e le sedie sono tirate su perchè l'hai già spazzata. In questo caso mi dispiace per voi gentili clienti, ma me ne frego! Gli faccio presente che stiamo per chiudere e li invito a spostarsi nell'unica sala rimasta aperta. Loro alquanto indispettiti mi seguono, gli metto i menù sul tavolo, mi giro e non ci sono più. Magari se ne fossero andati, si sono spostati nell'unico tavolo occupato. Ma io dico, è TUTTO vuoto e ti vai a sedere nell'unico tavolo dove ci sono due bicchieri pieni!Ma che ti dice il cervello? Non ci sono stati santi, ho dovuto spostare le cose dei ragazzi che stavano fuori a fumare. Sento che la mia pazienza va esaurendosi...

Pepperepé


Dal mio ex blog: 27 settembre 2006

Scelta la meta per il prossimo viaggetto...Parigi!!! Stavo sul sito ryan air e non ho saputo resistere alla tentazione di cotanti voli "gratuiti"...che comunque poco che paghi sono sempre 40 euro di tasse aeroportuali. Ero indecisa fra Dublino e Parigi e alla fine la ville lumière ha avuto la meglio. Ci sono stata solo una volta e mi è piaciuta molto. Unica pecca il freddo boja, era dicembre. Fortuna che ci si ristora dentro ai grandi magazzini al calduccio...Ho trovato un hotel su internet che si chiama Baby, è centrale e costa 33 euro a notte a persona. Se qualcuno avesse consigli si faccia pure avanti, sono sempre ben accetti. Oggi splende il sole, strano visto che mi sono appena tagliata i capelli. Di solito se vai dal parrucchiere o lavi la macchina piove sicuro. Ah...quasi dimenticavo: Vale tanti auguri!!! e tanti auguri anche al Capitano.

Disavventure di una giovane universitaria

Dal mio ex blog: 25 settembre 2006
Nubifragio....Ragazzi che esperienza! Visto che non ero per niente stanca, dopo ore di ansia passate all'università, finalmente esco stremata dal famoso esame di filosofia estetica e salgo sul mio motorello. Tempo cinque minuti ed inizia a piovere, sempre più forte, sempre più forte...intrepida continuo ad avanzare, a passo d'uomo, ma avanzo!Poco dopo è tutto allagato, mi ritrovo con i piedi sommersi a "guadare un fiume"...traffico in tilt, scene viste solo ai telegiornali. Di positivo c'è che ho scoperto di avere un motorino anfibio.

Saudagi




Hosteria del pesce

"Hosteria del pesce"...il nome mi fa ben sperare, ma poi l'acca truffaldina mi accende un campanello d'allarme: non dev'essere uno di quei posti alla buona con la tovaglia a quadrettoni e la pasta e ceci il venerdì...L'Hosteria con l'acca è un posto "in", specie se situato dietro piazza Farnese, con una serie di crudi di pesce veramente ottimi e la carta dei vini che non scende mai sotto i 25 euro. L'hosteria in questione è frequentata da una serie di "personaggi" che non puoi fare a meno di ascoltare. Supponiamo che avessi accanto il Signor X e che questo fosse a cena con l'amante Y. Il gentiluomo invischiato in ambiente cinematografico da anni, lamentava l'eccessiva facilità con la quale le madri senza scrupolo donano le proprie figlie. Con quale classe diceva: "All'inizio era divertente, ormai sono stufo!" Sempre supponendo, immaginiamo che l'amante Y gli chiedesse di andare insieme a Venezia e che lui rispondesse così: "sarebbe meglio vederci là...magari mando qualcuno alla stazione". Dovevate vederla la poverina come si ingozzava di ostriche per la disperazione. Bando alle ciance: chi volesse mangiare ottimo pesce e spendere molto, può prenotare al numero 06/6865617.

Tanti auguri!

Dal mio ex blog: 4 settembre 2006
Quella mattina Beatrice era stata svegliata dal suono del telefono. <> Brutto, bruttissimo inizio. Nel frattempo si era alzata, aveva spalancato la finestra e se ne andava in giro scalza per la stanza, come in cerca di un'ispirazione. Improvvisamente si era bloccata. No, non poteva essere oggi. Tornata indietro, all'altezza del calendario si era drammaticamente accorta che il compleanno del "beneamato" era proprio quel giorno. Azz...proprio di lunedì, giorno nefasto per trovare un ristorante aperto. Fingendo di avere tutto sotto controllo aveva dato appuntamento alle nove alla "dolcemetà". Dopo aver passato metà della sua giornata alla ricerca di un posticino gradevole ma soprattutto APERTO e aver avvertito gli amici più stretti, si erano fatte le sette. Due ore le sembravano abbastanza per prepararsi, ce l'avrebbe fatta alla grande. Dopo essersi fatta la doccia, asciugata i capelli, messa le creme, scelto il vestito, vestita, truccata e pettinata, tutto relativamente di fretta, era giusto in ritardo di quel quarto d'ora per arrivare da Lui. Aveva perso diverso tempo per tirarsi su i capelli e neanche a farlo apposta, correndo verso la macchina le erano crollati tutti giù. <>. Non aveva fatto in tempo a pensarlo che innestando la retromarcia con un rumore esagerato si era resa conto di non saper assolutamente guidare con i tacchi. Già era dura camminare su quei cosi, figurarsi il resto! Naturalmente la sua macchina era sprovvista di servo sterzo e aria condizionata, il che comportava due cose: fatica e sudore! Sudata, spettinata e rischiando di spingere un pedale per un altro si avviava verso casa del suo Lui, ma non era ancora finita. Nel prendere le chiavi della macchina aveva rovinato lo smalto che evidentemente non era ancora asciutto. Con un occhio alla strada e uno allo specchietto (non certo per vedere le macchine) stava cercando di accendere la radio quando improvvisamente dal nulla era saltato fuori un gattino. Beatrice inchioda, lo evita. Ancora visibilmente turbata, proseguiva il suo viaggio con un ritardo di ormai trenta minuti, due o tre semafori gialli presi ad una media di 90 km/h ed un pizzico di senso di colpa nel pensare che quel poveretto la stava aspettando per strada. Arrivata all'appuntamento, di Lui nessuna traccia. Cellulare alla mano Beatrice era pronta a scusarsi per il ritardo, quando invece dall'altra parte si era sentita rispondere: "due minuti e scendo, sto finendo di farmi la barba"...silenzio...Che cosaaaa? P.s.ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale e ad ogni modo, dovrete vedervela prima con il mio avvocato!!!(pss...Luciano aiuto!)

e vai col pub

Dal mio ex blog: 2 settembre 2006
Wow...non ero più abituata a questi ritmi! PRO del ricominciare a lavorare: ho dormito fino alle tre del pomeriggio; ho rivisto tutti i "vecchi" clienti che sono sempre molto affettuosi; i soldini; mi sono divertita; CONTRO: ho dormito fino alle tre del pomeriggio; non sono potuta uscire con gli amici; i tavoli del tipo: "senti, aripiate sto bicchiere altrimenti lo tiro a qualcuno...stasera so' proprio stranito!" oppure "oh...ce l'hai la fanta al mandarino? e il succo di frutta alle arance di sicilia e profumo di lavanda?" Facendo un bilancio però è andata bene. Stasera di nuovo in trincea...;-) Appena tornata sono andata al cinema a vedere Slevin, filmone! Lo consiglio a tutti gli appassionati del mitico Bruce e anche alle estimatrici di J. Harnet (tutto il film con il naso spaccato ed è comunque un gran fico!)

A casa


Dal mio ex blog: 29 agosto 2006

Amici vicini e lontani, sono tornata!!
plim plom: "assistenti de volo preparasse ar decollo". Forse ho un tantino esagerato ma gli stewart di oggi erano un vero spasso. Anche al ritorno il signor Alitalia ha voluto premiarci, facendoci viaggiare nuovamente in business. Leggevo che il rilancio dell'immagine della Juve è stato affidato a Lapo...hi, hi. E con questo vi lascio...

Formentera ultimo atto


Dopo aver caricato i motorini di pinne, racchettoni, ombrellone e borsa frigo i nostri eroi (noi) sono pronti a partire...e cosí, buca dopo buca, arriviamo alla strada principale. A questo punto possiamo scegliere se andare a sud (Es Mitjorn) a nord (Illetes) ad est (Es calo) o ad ovest (cala Saona). Il mare è bello in qualsiasi punto, quindi vale la pena esplorare il più possibile. Unico inconveniente la gente. Troppa. Fortunatamente la concentrazione maggiore si estende nel raggio di 50 metri dal bar/ristorante...camminando poco di più si approda in una zona vivibile. I nudisti sono quasi estinti nel periodo "italiano"...soppiantati da ragazze che non si fanno il bagno per paura di rovinare la messa in piega, rigorosamente munite di cappello da cowboy e accuratissima french ai piedi, o palestrati con ciabattine firmate al seguito. Verso le sei si sta da Dio, la gente va a prepararsi per l'aperitivo per tornare verso le sette e mezza tutta acchittata mentre noi vecchi volponi ne approfittiamo per prenderci una birra senza fare file interminabili e goderci il panorama insieme a qualche sparuto spagnolo. Informazione di servizio: al Pirata, bar/ristorante sulla spiaggia di Illetes, un mojito costa 10 euro ma te lo servono in un boccalone di birra stile October fest. Tornando a noi, una volta sistemato l'asciugamano o ci si tuffa in acqua, o ci si tuffa...nei cazzi degli altri. Trovandosi incastrati a mò di tetris, con la testa in mezzo ad una coppia di milanesi e le gambe su una comitiva di napoletani, anche tenendo l'I-pod a tutto volume non ci si può esimere dal sentire i loro discorsi... "Ué, non è mica che ti rifai le tétte e stai apposto così, ogni dieci anni devi fartele risistemare..."(milanese senza tette) "Ischifo...tutte cò ste cosciette sicche sicche!" (napoletana ben piazzata) "Volendo qui te ne porti a letto uno ogni sera, solo che ora sono stufa, tu sei il ragazzo piú carino dell'isola, te lo giuro!" (romana bugiarda).

Formentera parte seconda



Dal mio ex blog: 21 agosto 2006

Dunque...eravamo arrivati allo sbarco. Tutti assonnati da una nottata allucinante, siamo andati ad accaparrarci un taxi. Avevamo appuntamento a mezzogiorno al bar "Ortega" di San Ferran con la nostra padrona di casa (o meglio, una sua amica che gestiva la cosa). Il taxi ci ha lasciati li alle otto e un quarto. Verso le dieci ho deciso di mandare un sms per vedere se tante volte Sissi, nostra signora delle crepes (ribattezzata così in seguito) fosse potuta venire un pó prima. Fortunatamente ha avuto pietà di noi ed è arrivata poco dopo. Abbiamo lasciato le valigie nella casa ancora abitata e siamo andati alla ricerca di un moto noleggio. Dopo aver vagliato i diversi prezzi (tutti triplicati rispetto agli altri periodi) ci siamo lasciati convincere da un simpatico argentino che chiama tutti "Maestro". Ci siamo accaparrati gli ultimi due scooter disponibili alla modica cifra di 200 euri cada uno per un tot di 8 giorni...si, ma che scooter!! Due Address Suzuki da battaglia che poverini ci hanno scorrazzato su e giù per l'isola lungo stradine veramente indecenti. Vi dico solo che la casa era in mezzo a distese di rosmarino e piante grasse e per arrivarci dovevi fare una sorta di rally. Comunque, una volta motorizzati abbiamo perlustrato la vicina Es pujol in cerca di un supermercato economico...che non abbiamo trovato. I prezzi sono altini un pó ovunque, ma se volete risparmiare un pò c'è "L'Ofiusa" sulla strada per San Ferran e poi un super mercato grande a San Francesc. Finalmente la casa si è liberata, torniamo da Sissi che sta finendo le pulizie con la sua amica Melina, una ragazza molto simpatica che ci ha segnalato sulla cartina le cose migliori dell'isola (forse perchè le meno invase da italiani), facciamo due chiacchiere e poi ce ne andiamo al mare. Continua...

Formentera parte prima


Dal mio ex blog: 20 agosto 2006

Da bravi turisti fai da te, su internet avevamo cercato la combinazione di viaggio piú economica e strano ma vero, era risultato un volo Bcn/Ibz targato Spanair. Piccolo inconveniente: la casa si liberava a mezzogiorno del venerdì e noi siamo arrivati la notte di giovedì. Intrepidi e spavaldi ci siamo avventurati per Ibiza, sperando di trovare un traghetto che arrivasse a Formentera. Niente, il primo traghetto partiva alle sei della mattina. Senza abbandonare le speranze abbiamo pensato di lasciare le valigie in un deposito e proseguire la nottata in giro per locali...ma ahimè non c'erano depositi. Così abbiamo optato per una fredda e sconsolata panchina di marmo sul porto. Inizialmente era divertente guardare lo struscio di quanti sarebbero poi andati in discoteca (anche perchè era la serata della "troia"...non sto scherzando, si chiamava proprio così.) ma più passava il tempo piú l'umidità ed il sonno si facevano sentire. Morale della favola abbiamo aspettato le sei e ci siamo imbarcati. Ora devo uscire, quindi continuerò la nostra Odissea un'altra volta...Buon proseguimento di vacanze a tutti!

Marta e Fra


Dal mio ex blog: 9 agosto 2006

Marta e Fra ci hanno raggiunto ieri sera, questa sera arriviamo ad Ibiza e saremo ufficialmente senza tetto fino a domani mattina quando ci impossesseremo della casa di Formentera. Ho chiamato la tizia che ci dovrebbe dare le chiavi: non mi ha fatto una buona impressione...a parte il fatto che c'ha messo 20 minuti per fare mente locale su chi ero...poi mi fa: "ma la casa non è libera, l'hanno affittata degli italiani...". Fenomeno...siamo noi gli italiani! Speriamo bene...

Live from Barcelona

Dal mio ex blog: 7 agosto 2006
..e come promesso, eccomi qui. Scrivo dalla Diagonal (piú precisamente il quartiere si chiama eixampla). Tra poco faró colazione con l'immancabile einsaimada, una sorta di brioche buonissima. La migliore secondo me è quella semplice, ma tradizionalmente la fanno con la marmellata di zucca, chiamata capelli d'angelo. Se vi capita provate quella di Mauri (Rbla. Catalunya 102). Ieri mare, a Gava, una ridente localitá balneare a 14 Km da BCN. Ancora non mi sono lasciata andare allo shopping sfrenato, penso che lo faró al ritorno da formentera.
Il signor Alitalia ha voluto premiarci: me ne stavo tranquilla e beata a zonzo per l'aeroporto quando sento l'altoparlante che mi chiama. Panico: eccola là -penso- adesso dicono che non c'è posto e mi lasciano qui. Mi avvicino alla signorina e chiedo spiegazioni. Com'è, come non è, m'hanno spostata in business!!...queste si che sono piccole soddisfazioni, ci hanno offerto anche un cornetto.

Si, viaggiare...


Dal mio ex blog: 3 agosto 2006

Un, due, tre...si parte!Certo, devo ancora fare le valigie, passare in banca, caricare l'I-Pod, accompagnare Riccardo a comprare i bermuda, chiamare il parentame per un saluto, ricordarmi il titolo di quel libro...dai...quello con la copertina verde, quello di...uff, non mi ricordo l'autore; ricordarmi di suggerire alla Feltrinelli di suddividere i libri per colore, almeno i casi disperati come me avrebbero qualche speranza. Per il resto è tutto sotto controllo, viaggio col fresco e contribuisco alla causa italiana: volo Alitalia (stranamente). Avrò diritto al mio paninetto micragnoso e al mio bicchiere di coca...ma vuoi mettere la soddisfazione? E' GRATIS! Si perché agl'italiani piace tanto 'sta cosa, li devi vedere, bellini, all'aperitivo ora che va di moda anche da noi. Il romano si gongola fra gli stuzzichini, volteggia tra i cous-cous precotti e piroetta su distese di pinzimonio. La pasta fredda dura meno d' un batter d'ali e se sventuratamente ti trovi in traiettoria, vieni allegramente travolto. Eh, ma il romano mica si fa fregare... lui con l'aperitivo ci cena!!!! Permettetemi questo commento: a)perché sono romana; b)perché ho lavorato in un locale all'ora dell'aperitivo. Detto questo, buone vacanze a tutti...godetevi quest'estate!
P.S. magari scrivo qualcosa da Barcellona.

Bologna

Dal mio ex blog: 2 agosto 2006
2 agosto 1980: non ero neanche nata, ma questa notte non riesco a smettere di pensare. Sono passati 26 anni e la più grande strage italiana fa ancora parlare di sé, o almeno vorrebbe. Vorrebbe, ma per molti è un argomento scomodo, archiviato, lo dice anche la lapide: "strage fascista". Comodo è? Peccato che le persone accusate non siano colpevoli...peccato che le accuse si reggano sul niente, peccato che un uomo sia ancora in attesa di giudizio...oggi, dopo ventisei anni! No, dico, ci rendiamo conto? Volete rendere giustizia alle famiglie delle vittime? Non dategli un capro espiatorio, dategli la verità...In nome di cosa, un uomo deve vivere ogni giorno con l'angoscia di finire in carcere per un reato che non ha commesso? In nome di chi, deve accollarsi la responsabilità di un gesto così atroce? Da quando mi sono imbattuta in una conferenza sull'argomento ho fatto tante ricerche, ho letto libri, ammetto che non ne sapevo molto: sapevo quello che volevano si sapesse. Sono venuta a conoscenza di un comitato, l"'ora della verità", a cui hanno aderito persone di destra, come di sinistra; persone intellettualmente oneste che vanno al di là del loro "piccolo mondo antico", dove tutto è bianco o tutto è nero. (se vi andasse, http://www.loradellaverita.org/)Mi piacerebbe pensare che in questo paese di tangentopoli e calciopoli, possa esserci ancora speranza per un pò di giustizia. Forse è proprio vero, vivo in un mondo tutto mio...Si sono fatte le cinque ed il mio piccolo sfogo è finito.

Berlino mon amour

Dal mio ex blog: 30 luglio 2006
Devo ammettere che Berlino è proprio una gran bella città...Ci sono stata due volte e non vedo l'ora di tornarci. Intanto una chicca: EAST-SIDE HOTEL. Delizioso e a buon prezzo...da 70€ la doppia. Date un'occhiata al sito www.eastsidehotel.de Con la metro si arriva ovunque, basta poco per orientarsi. Ideale per lo shopping sfrenato (fred perry, adidas, paul frank..)

Riflessioni


Dal mio ex blog: 29 luglio 2006
Sapete fare un buon long island?

No perché riflettendo ho quasi finito l'università e questa è l'unica cosa che so fare veramente! Certo, me la cavo anche con Mojito, Caipiroska e Principessa ma
La Sapienza non l'ho pagata per questo...più che altro, l'ho pagata CON questo. Lavoro da cinque anni nei Pub e vi giuro che di cose ne ho viste: c'è stato quello che per fare bella figura con la ragazza mi ha chiesto di assaggiare la coca prima di portargli il cuba libre come fosse un vino d'annata; la coppia di darkettoni che bevevano solo succo di banana; l'attore famoso portarsi pane e mortadella da casa per consumarlo al tavolo; coppie che sono nate e coppie che si sono sciolte; ho visto
la Romavincere lo scudetto; ho visto l’Italia diventare campione del mondo; Ho parlato con Irlandesi, tedeschi, australiani; mi hanno mandato bigliettini d'amore, una volta addirittura una poesia su uno spartito musicale. Ho litigato, ho riso, sono cresciuta, ho pianto, tutto tra le 19 e le 4 del mattino.

Margarita Blue


Dal mio ex blog: 28 luglio 2006

In assoluto il mio ristorante preferito a Barcellona! E' un posto magico, prezzi ragionevoli, cucina messicana e ottimi cocktails. Tutte le sere Dj, spettacoli di magia e quant'altro. Nell'attesa di un tavolo sedetevi al bancone e provate il margarita blue, è d'obbligo. Altro consiglio: patatas bravas e fajitas...non potrete più farne a meno! Il locale è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 02 (venerdi e sabato chiude alle 3). L'indirizzo è: p.Josep anselm clavé 6 Barcelona. Scendendo per le ramblas è l'ultima traversina sulla sinistra...il vicolo è un pò buio occhi aperti, specie sulle ramblas!!!!

Non ho sonno...

Dal mio ex blog: 28 luglio 2006
Strano...mi lamento che non vado mai a dormire ad un'ora decente e stasera che avrei potuto, non riesco a prender sonno. Sarà che c'ho un sacco di cose che mi frullano in testa, sarà che ormai sono abituata ad addormentarmi alle tre, fattostà che sono qui, ventilatore dipendente. Era da tanto che non scrivevo, i miei diari sono tutti nei cassetti...ogni tanto gli do una sbirciatina e sono contenta di averli scritti. Mi basta rileggere due righe x farmi tornare alla mente momenti passati che rivivo come fossero un film.Domani lavoro...sono davvero arrivata alla frutta per quest'anno, fortuna che parto fra una settimana. Mi dividerò fra barman e cuoca per le ultime serate, sperando di non condire un LONG ISLAND e shakerare un cheeseburger. Ne sarei capace...Papà mi ha regalato un cd molto carino che sto ascoltando per la prima volta: "In Between Dreams" di Jack Johnson...rilassante. Per stanotte è tutto.
P.s. un grazie a Luciano, mio primo lettore, nonché legale di fiducia (tanto ci arresteranno a tutt' e due e allora dovremo ricor
rere al Bastardo!)

Minorca



Dal mio ex blog: 26 luglio 2007
La prima volta che sono arrivata sull'isola è stato per uno strano groviglio di eventi. Avevo 16 anni ed un amico di mia madre mi ha proposto di fare da baby sitter ai figli di una coppia francese in vacanza a Minorca. Per due anni ci sono andata come baby sitter, poi ho deciso di tornare per fatti miei e me ne sono innamorata. E' un posto fantastico, pieno di verde e spiagge bellissime. Ce n'è per tutti i gusti: sabbia bianca finissima; terra rossa e fanghi; rocce; a seconda del versante cambia il paesaggio. Delle baleari è la seconda per grandezza dopo Maiorca. Consiglio vivamente di affittare una macchina perchè altrimenti non ci si muove. Il motorino è improbabile perché molte delle strade per accedere alle spiagge sono polverose e dissestate stile Parigi-Dacar. La cosa migliore sarebbe avere un gommone per visitare tutte le calette con il minimo sforzo, altrimenti c'è da mettere in conto una bella scarpinata, ma ne vale la pena. Non è invasa dagli italiani (mi dispiace ammetterlo ma questo fa parte dei pro) ed è relativamente tranquilla anche ad Agosto. Mahon e Ciutadella sono le città principali. La prima è raggiungibile via mare e via aria, la seconda solo via mare. Si mangia dell'ottimo "pescado" e se siete buone forchette ecco alcune specialità: caldereta de Llangosta, una sorta di minestra di aragosta. Il formaggio "Mahon"; la Maionese che è stata inventata proprio a Mahon...da qui il nome; e il Gin con cui fanno la Pomada, una sorta di gin lemon. Ora basta, altrimenti iniziate a sospettare che lavori per l'ufficio del turismo spagnolo.
Giusto qualche foto...