mercoledì 30 dicembre 2009

Natale con i tuoi...ma proprio tutti!


Dunque, la mia maratona natalizia è iniziata la mattina del 24, giorno in cui sapevo di non dover andare a lavorare e invece...
Mi catapulto al mercato per comprare le ultime cose e finire gli antipasti che mi sono gentilmente offerta di preparare. Torta rustica spinaci e mozzarella e gateau di patate li avevo finiti verso le due di notte, cinque ore di sonno e sono di nuovo in ritardo per qualsiasi cosa: ufficio, regali e antipasti. Come se non avessi già abbastanza da fare, mi chiama il tecnico della caldaia che circa 4 mesi fa si è scordato dei pezzi da me. Dice che deve fare un lavoro nel mio palazzo e già che c'è passerebbe a prendere le cose dimenticate. Tesoro mio, è più facile che Babbo Natale te li porti nuovi questi attrezzi, piuttosto che trovare me a casa di 24 dicembre!
Scappo in ufficio, faccio quello che c'è da fare e me ne vado cinque minuti prima della pausa pranzo nell'illusione di recuperare un pò.
Premesso che il mio unico, attuale, mezzo di locomozione è il motorino, chiaramente la pioggia non poteva che seguirmi tutta la giornata. Arrivo in centro, compro tre o quattro regali e riparto. Passo a casa a scaricare pacchi e pacchetti, decisamente bagnati e chi ti incontro al cancello? Il caldaiaro in persona. Manco avessimo preso appuntamento. Sale con me e prima che possa finire la frase: "ti vedo un pò stressata" gli do i suoi attrezzi e lo saluto. Lui insiste nel volermi dare un'occhiata alla caldaia per ringraziarmi. Ok, intanto incarto gli antipasti in una composizione da viaggio impermeabile che nemmeno Renzo Piano saprebbe fare di meglio. Apri l'acqua, chiudi l'acqua...l'omino continua ad armeggiare con la caldaia. Santa miseria, è la vigilia di Natale, la caldaia funziona, ma non hai di meglio da fare?
Finalmente lo liquido e riparto.
Come da tradizione, il pranzo della vigilia è a base di sushi nel negozio di abbigliamento dei miei amici. Finalmente mi fermo un pò. Tre quattro bicchieri di champagne più tardi, trovo altri 4 regali che mancavano, inclusa la mamma.
Riparto alla volta di casa di zia. A sorpresa mi presento nel primo pomeriggio per consegnare le vivande e regali, prima che si annacquino. E' il primo anno, da quando sono nata, che arrivo in anticipo dagli zii. Non vorrei che portasse male come vedere l'abito della sposa prima del matrimonio. In casa i preparativi fervono, stanno allestendo il salone per la cena ma devo proseguire il mio tour. Ultimi saluti, ultimi auguri alle amiche come se non ci dovessimo mai più vedere e finalmente vado a casa a prepararmi.
Mi faccio bella, mi vesto e sono di nuovo per strada. Questa volta a piedi ma con l'ombrello, fiduciosa nell'arrivo di un autobus. Sveglia, non passerà mai: sono quasi le otto del 24 dicembre, pioviccica e tira un vento spaventoso che a momenti volo via. Cammina, cammina mi faccio quasi 5 km ma malgrado tutto sono tra le prime ad arrivare. La mia famiglia il ritardo ce l'ha nel dna.
Il cenone è sempre stato un pò atipico. Ognuno da anni porta qualcosa, che si tramanda nei secoli dei secoli. Da casa mia arrivavano le puntarelle, visto che mamma in cucina non si è mai cimentata un granchè. Nonna era l'addetta all'arrosto con le patate, zia agli antipasti, mentre i padroni di casa hanno sempre offerto un enorme e bellissimo salmone al forno. Sui primi meglio lasciar cadere un velo pietoso mentre il pezzo forte è il dolce: la MERINGATA! Un quintale di cioccolata panna e meringa che è una manosanta. Poi caffè e regali, rigorosamente dopo la mezzanotte.
Chiamatemi sentimentale, ma a me questa serata è sempre piaciuta tanto!
Tornando a noi, il 25 mattina avevo il treno per Formia, dove abita ormai da tempo l'altra mia nonna. Un'ora e sono in stazione dove viene a prendermi papà che solitamente vive a Barcellona. Due giorni di caldo pazzesco, chi l'avrebbe immaginato. Io no, visto che la cosa più leggera che avevo era di cachemire e che nonna teneva il riscalamento a tutta manetta. Pranzo di Natale. Premessa: mia nonna ha diplomi da far invidia a Vissani. Cordon Bleu a rotta di collo (non le fettine panate, ma la nota scuola di cucina) ma ultimamente non le va più di cucinare (92 anni suonati) dunque abbiamo evitato le solite 12 portate, che ti alzi da tavola e stramazzi. Questa volta ha lasciato cucinare papà, degno discepolo, che fortunatamente ci ha fatto la grazia di un solo primo, un secondo e un contorno.
Verso sera per non litigare con parenti vari e rispettare la tregua natalizia mi sono ubriacata a suon di Moet Chandon e devo dire che sono stata proprio brava.
Arriviamo così al 26, Santo Stefano.
Subito dopo pranzo, un replay di quello di Natale (avanzi reloded), ci mettiamo in macchina con papà e sotto un'incessante pioggia arriviamo a Roma, giusto in tempo per andare a lavorare. Il pub mi aspetta. Torno alle tre di notte e a questo punto penserete che finalmente il 27 io possa dormire un pò e invece nooooooo. E' il compleanno di nonna (l'altra) e allora tutti a pranzo da zia (l'altra) che abita a Fregene!
Questa volta vado con mamma (quella che non cucina) e mi godo i miei fantastici cugini che non vedo mai.
Le mie vacanze sono iniziate ufficialmente il 28 dicembre, da quando sto a casa e mi vedo film stupidi.

Quanto me piace...






martedì 15 dicembre 2009

Tassinari

Chiudiamo il locale prima ieri sera, causa diluvio universale. Naturalmente quale poteva essere l'unica volta che la nostra eroina doveva tornare in motorino? Manco a dirlo...I tre centauri (il cuoco, il boss e la sottoscritta) si dirigono ai loro rispettivi Free, Kimco e Liberty. Aspetto che spiova e mi armo di k-way, casco e cappuccio, asciugo tutto per benino e vado ad accendere. Silenzio....poi una sorta di pernacchia e più niente. Il boss dopo una giusta obiezione (sti motorini moderni fanno ride', non c'hanno manco la pedalina) si offre di darmi un passaggio. Detto ciò gli si spenge anche il suo. Onde evitare di rimanere per strada tutti e due, prendo la saggia decisione di chiamare un taxi. In tre minuti mi arriva un bel mercedes, saluto fiduciosa il boss e mi avvio verso casa. Alzo la testa e con terrore constato che siamo totalmente contro mano. -"Mi scusi...."- Non mi sente, sta ascoltando un pezzo revival -"Ehm...Mi scusi! Questo viale è senso unico...al contrario!"- Tassinaro sorridente -"Scusi sa, ma non sono pratico della zona"- Andiamo bene, ma non è pratico neanche della segnaletica evidentemente. Il navigatore, questo sconosciuto, devono averglielo montato per sbaglio. Provo inutilmente a spiegargli la strada, poi si arrende e dice: "mi guidi lei". Passiamo il primo semaforo rosso in allegria, alché mi allaccio la cintura. Tassinaro sorridente -"Che fai nun' te fidi?"- Io falsissima -"Noo. Non sia mai ci fermano, le fanno la multa. Mica per altro..."- Secondo semaforo rosso -"Al prossimo si fermi, tanto pago io."- Squilla un cellulare, non risponderà visto che piove, non si vede niente e non sa neanche la strada. E invece...-"Pronto? A Mario che dici?...- Ogni tanto lo disturbo con le indicazioni, hai visto mai mi portasse a casa.

giovedì 3 dicembre 2009

Domenica Derby

Il venerdì era giorno di paghetta a casa mia.
Era una cosa seria, avevo anche l'apposita cassaforte per custodire il bottino.
Cinquemilalire tutte per me.
Come fosse un mutuo, 1200 lire erano destinate tutte le settimane per la copia del topolino. Il resto lo mettevo da parte, salvo imprevisti (vedi figurine, paciocchini o braccialetti).
Poi un giorno sono andata con tutto il malloppo in un negozio e ne sono uscita povera ma felice.
Avevo finalmente raggiunto la cifra per comprare...la divisa dell'a.s. Roma, comprensiva di: maglietta a maniche lunghe (sponsor rigorosamente Barilla) calzoncini e calzettoni con la staffa.
Non ero neanche mai stata allo stadio e le partite le sentivo tutte alla radio, un cubo giallo canarino che si apriva a metà, ma diosolosailperchè volevo quella divisa. Ancora oggi la conservo nell'armadio dei ricordi, vicino alle magliette autografate dai compagni di classe e quella ricamata dalla maestra dell'asilo.
Certo ero innamorata di Gullit e Walter Zenga, ma la fede calcistica va oltre.

lunedì 23 novembre 2009

no money no parti...nel senso che te ne resti a casa

Lo so, vi ho deluso. Questo blog era nato per parlare di viaggi, di mete lontane, di succulento shopping all over the world e invece mi sono ridotta a scrivere di detersivi e liti condominiali.

Malgrado tutto, sono contenta di sapere che per sbaglio tanta gente venga attirata su queste pagine ingannata da un google beffardo che, chissà per quale strana associazione di idee, dirotta qui chi stava cercando "tette a formentera" o meglio ancora "casalinghe porno".

Sperando che non abbia ottenuto il suo scopo, "Suicidio per lysoform" è tra i miei preferiti, insieme a "l'angolo di Bea ricette" (che credo proprio non essere io) "chediolabenedica" e "Minorca paura nudisti".

A quest'ultimo potrò essere d'aiuto dicendo: tranquillo, non mordono.

Orgogliosa di aver aiutato più di uno sconosciuto a "pulire il fondo del wc", continuerò ad imperversare nell'etere, sperando di poter tornare a parlare di viaggi molto presto.

Fino ad allora, beccatevi questa ricetta:
Ziti con zucchine e pachino:
Su una teglia ricoperta da un foglio di carta da forno disponete in ordine sparso o in fila (se siete maniaci dell'ordine) pomodorini pachino spaccati a metà con i semi rivolti verso l'alto. Condite con un filo d'olio, un pizzico di sale, origano e un goccio di aceto balsamico. Quando saranno un pò più coloriti e disidratati è tempo di tirarli fuori dal forno. In una padella soffriggete un pò di cipolla con il guanciale, unite le zucchine tagliate per lungo e quando saranno quasi cotte, i pomodorini. Alzate il fuoco, sfumate con un filo di vino bianco e il gioco è fatto.

sabato 21 novembre 2009

Vorrei solo dormire

Caro vicino che ti metti a trapanare alle otto di mattina di un sabato,
questo post è dedicato a te.
Spero che ti possano scoppiare tutti i tubi del bagno, che ti si oscuri la tv, che ti esploda la caldaia, che ti si scolli il parquet e che le tarme ti si mangino tutti i vestiti...almeno così avrai un buon motivo per fare rumore la prossima volta.

venerdì 13 novembre 2009

Paristic

Ora che l'ho testato,
posso consigliarvi questo sito dove comprare sticker da muro, per chi come me, è negata col trapano ma non vuole una casa triste e vuota.
www.paristic.fr

giovedì 12 novembre 2009

Sniff


Ci volevano un pò di tosse ed un sano raffreddore per farmi tornare su questi lidi...
ma soprattutto ci voleva la connessione internet!!!!
Dunque eccomi qui, mezza influenzata ed impigrita sul divano. E' dalle nove che provo ad alzarmi ma è più forte di me...non mi va di fare una mazza.
E' un bel dilemma perchè invece dovrei approfittarne per: capare i fagiolini, chiamare l'antennista e mettere su svariate lavatrici.
Tutte queste cose possono aspettare, perchè mi è appena arrivato il primo acquisto fatto su internet (se non teniamo conto di un deludentissimo portafoglio finto Gucci comprato su E-bay per la fantasmagorica cifra di 20 euro) Il pacco arriva nientepopodimenoché da Parigi e noi sappiamo quanto io ami la ville lumiere!
Tanto perchè l'altro giorno mi stavo annoiando in ufficio, ho ordinato uno stiker da attaccare al muro. Ce ne sono di bellissimi, enormi, piccini, colorati o in bianco e nero. Fortunatamente il mio proverbiale senso di saggezza mi ha suggerito di non comprare subito la tourre Eiffel a grandezza naturale, ma bensì un piccolo gatto di prova. Sapete no, ci sono i persiani, i siamesi e i gatti di prova...
Se l'esperimento riuscirà, nessuno mi dissuaderà dal comprare queste inutili quanto adorabili decalcomanie.
Adesso lasciatemi oziare in pace che non trovo più il telecomando e il televisore inizia a fare delle fastidiose righe.
Nella foto, una fantastica caprese con mozzarelline di bufala, pomodoro, bottarga ed erba cipollina fatta dalla sottoscritta.

martedì 14 luglio 2009

psicologia da "manuale"



E' bello come Ikea capisca al volo lo stato d'animo dei propri clienti...









Le ricette di Suor Beatrice


















Sebbene dicano che non sappia cucinare la stessa cosa 2 volte nella stessa maniera, oggi vi svelerò i segreti di questo magico piatto.
Ingredienti:
- carne macinata a piacimento (manzo, vitella, maiale, fate voi)
- cipolla, tanta cipolla.
- carote, sedano, peperoni
- fagioli rossi
- peperoncino
- paprika
- una punta di concentrato di pomodoro

Sostanzialmente dovete cuocere con un filo d'olio e peperoncino la cipolla, il sedano, le carote e i peperoni tagliati a listarelle. Quando si sono rosolati per bene, unite la carne. State attenti a spezzettare bene il macinato di modo che non vi si formino agglomerati di carne, poi aggiungete un pò di concentrato di pomodoro, la paprika e da ultimo i fagioli rossi. Finite di incorporare il tutto e il gioco è fatto.

A questa versione possono applicarsi le seguenti variabili: cumino

venerdì 19 giugno 2009

Largo ai giovani...

La Rai ha presentato ieri in serata, contemporaneamente a Roma e a Milano, i palinsesti autunnali agli sponsor. One man show di Vincenzo Salemme e Gianni Morandi e una serata con Enrico Montesano su Raiuno, la conduzione femminile di Milly Carlucci che apre la stagione autunnale della rete ammiraglia, Affari Tuoi che approda il sabato in prima serata abbinato alla Lotteria Italia, il ritorno dei Fatti Vostri su Raidue e un nuovo programma di Licia Colò, Nati Liberi, in prima serata su Raitre.

Tra i volti della prossima stagione la presenza di Pippo Baudo che tornerà con Domenica In insieme a Massimo Giletti.

mercoledì 13 maggio 2009

Ops!

Scossa di terremoto a Roma, Epicentro a Castel Sant'Angelo
Il movimento tellurico, avvertito anche a Ciampino e ai Castelli Romani, è stato registrato alle 14.44 (Corriere della Sera)
Lo ammetto. Durante la pausa pranzo ho mangiato un piatto di amatriciana e bevuto una birretta ma addirittura magnitudo 2.1 mi sembra esagerato! Certo è che mi trovavo proprio nell'epicentro...Domani giuro che mi mangio un'insalata.

domenica 10 maggio 2009

Hostess per caso

Di lavoretti ne ho fatti, questa volta hostess per gli internazionali di tennis.
Altro che Presidente lavoratore, Presidente scalatore. Sei ore sui tacchi...no dico, quando sono scesa avevo le cosce che neanche Sebino Nela...
A proposito, martedì ho giocato la mia prima partita di calcetto. In pagella ho preso sei ma solo perchè è politico.
Ma veniamo alle cose veramente interessanti: ho scoperto questa fantastica, ma che dico fantasmagorica penna smacchiatrice! Non ci credevo e invece...mi sono tirata il caffè sulla camicia bianca e come per magia la macchia è sparita. Non so voi, ma per me è una svolta.
La metti in borsa e ti puoi tranquillamente sbrodolare. Addio patacche di sugo!
Oddio che tristezza...non pensavo che avrei gioito per uno smacchiatore. Sto proprio alla frutta.

martedì 21 aprile 2009

Le ricette di Suor Beatrice

Oggi parliamo di Schiaffoni gamberi e zucchine.
Ingredienti per due persone che hanno fame:
3 Zucchine
Gamberi in numero pari, altrimenti si litiga
Aglio, uno spicchio è sufficiente
Pomodorini qb
Olio, sale e peperoncino
Due dita di vino bianco (in orizzontale)
Prezzemolo un pò tritato che fa colore e un pò intero per guarnire
250 gr di Schiaffoni
Per lo chef: due dita di vino bianco (in verticale)
e pezzetti di formaggio a scelta

In una padella antiaderente mettete un pò d'olio, lo spicchio d'aglio, il peperoncino e le zucchine tagliate finemente (con il pelapatate vengono che è una bellezza). Se non è antiaderente, occhio che s'attacca.
Tempo di apparecchiare la tavola e potete aggiungere i pomodorini tagliati a metà e i gamberi. Vi consiglio di metterne un pò interi e un pò sbucciati che insaporiscono di più. Lasciate cuocere per 5 minuti, poi alzate la fiamma e sfumate con il vino bianco.
A questo punto aggiungete il prezzemolo a pezzetti e lasciate riposare.
Fatevi un bel bicchiere di vino accompagnato da qualche pezzo di buon formaggio...non so voi, ma a me viene una fame mentre cucino!
Nel frattempo avrete buttato la pasta in abbondante acqua salata (quanto fa gambero rosso). Guardate che c'è scritto sulla confezione e scolatela un minuto prima. A questo punto potete saltarla e mettervi a tavola. Oh, mi raccomando il rametto di prezzemolo alla fine che fa tanto chic.

Ta-tan!

venerdì 17 aprile 2009

piccole casalinghe crescono


Ce ne ho messo di tempo, ma finalmente sono in grado di dispensare preziosissimi consigli sul vivere da soli. O meglio: come scoprirsi "desperate housewife" in sei mesi di convivenza con se stessi.


Non credevo di essere così ossessionata dalla polvere, ma le balle di laniccia stile farwest non mi vanno proprio giù...Dopo aver comprato scopa e raccoglitore al mercato sotto casa per risparmiare qualche euro ho scoperto che si smontano letteralmente. Il raccoglitore non raccoglie e la scopa è stressata e perde le setole a ciuffi manco avesse l' alopecia. Vogliamo parlare del mocio? Il secchio è esploso mentre cercavo di strizzarlo e la testina (nel senso milanese del termine) lascia ciuffi di pelo, tanto perchè la ragazza che me l'ha venduto ha detto: "prendilo di cotone, è ottimo!" Morale della favola: mamma mi ha regalato la scopa tonkita e papà il mocio vileda. In questo caso le marche fanno la differenza.

Ma passiamo alla domanda clou: chi scrive le indicazioni sui detersivi?
Prendiamo quello che più mi inquieta: il prodotto per pulire il forno. Intanto perchè le istruzioni sono scritte in italiano e cirillico, occupando il poco spazio che c’è sulla confezione?Vada l'inglese, toh...il francese, ma il cirillico?!
Non lo posso usare su: alluminio, superfici verniciate, linoleum, forni autopulenti (se sono autopulenti che ce lo passo a fa?) o a microonde. Questo presuppone che io sappia di cosa sia fatto il mio forno. Primo errore.
Secondo: Dopo le solite raccomandazioni idiote tipo non ingerire, non spararlo negli occhi nè usarlo a mo’ di deodorante, dice di spruzzarlo ad una distanza di 25 cm, non 24, non 26. Però non ti dice la cosa fondamentale: dopo che l’ho spruzzato, che devo fare? Risciacquo? Lo spalmo? Lo asciugo? Se accendo il fornello, salto in aria?
Veniamo al prodotto per pulire il bagno. Recita l’etichetta: “per tutti i tipi di sporco”.
Non lo posso usare su: marmo, pietra naturale, vasche smaltate o verniciate, box doccia in vetro. Praticamente su nessuna delle superfici che ho in bagno.
E poi la mia frase preferita: “ideale per superfici verticali”…faccio mente locale ma le uniche superfici verticali che mi vengono in mente sono piastrelle, che non ho, muro, pensili su cui non lo posso usare ed io che sto li a pulire. Visto che mi vietano di ingerirlo e inalarlo, ci innaffio le piante? Le istruzioni non lo vietano, ma così a naso direi che bene non gli farebbe.
Fortunatamente il mondo dello stiro non mi appartiene, ho deciso di non comprare nè ferro nè tavola e di affidarmi all’arte dello stendere bene. Direi che è una scelta vincente, risparmi tempo e fatica e soprattutto con l’acqua demineralizzata ci rimpingui la batteria del motorino.
Ma veniamo alle scoperte scientifiche: erano giorni che mi ripromettevo di pulire il fondo del wc, diventato ormai di un colore indecifrabile. La candeggina sarebbe stata l’ideale, peccato mi dimenticassi di comprarla. Poi una sera faccio i carciofi fritti (mmm…) faccio raffreddare l’olio e lo butto nella tazza. La mattina dopo il wc era di un bianco splendente! Son soddisfazioni…