venerdì 8 luglio 2011

Orfea salva lana e aperitivi


Mi sembra una vita fa e invece non è passato nemmeno un mese da quando sono tornata da Ibiza.
Senza orari, solo musica, colori, mare e risate e...e poi torni in ufficio e ti senti dire, NON PENSARE. Forse dovrei dargli retta, non dovrei pensare e andarmene. Ogni tanto sbotto a ridere da sola perchè immagino la scena...
Non per fare quella che è appena tornata da un posto figo, ma a Roma non c'è un locale decente per andare a ballare. Immagino che tu, lettore di Canigattì, mi stia insultando pensando che se mi lamento io tu dovresti ucciderti e hai ragione, ma scusatemi, sono ancora nella fase di depressione post Costa Crociere.
Alterno serate interminabili in cui non trovo pace e non voglio più tornare a casa a giornate che me ne resterei volentieri in mutande sul divano tutto il giorno.
Questa sera tutta vita, tornata dall'ufficio mi aspettava Gaetano, il mio inutile idraulico taciturno. Non credo di esagerare definendolo inutile, quando per risolvere un problema ci mette minimo tre chiamate e poi chiede a
 me, no dico a me, cose del tipo: "ma secondo lei è il galleggiante o potrebbe essere un problema di altro genere? " Ma se lo avessi saputo non ti avrei chiamato, che dici?
Dopo un'oretta di Gaetano, che zitto zitto aggiustava (si spera) il gabinetto e che credevo fosse morto cadendo dalle scale visto che era uscito un attimo e non tornava più, mi sono fatta prendere la mano e ho affrontato IL CAMBIO DI STAGIONE che rimandavo da settimane e settimane.
Presa dall'onnipotenza della filippinite, un pò stordita dal caldo e dalla lana, mi sono scapicollata al supermercato perchè non avevo lo strumento base: Orfea Salvalana. E qui mi è calata addosso la tristezza; vedevo ragazze agghindatissime aggirarsi a fare l'aperitivo per i tanti localetti che ho sotto casa e io tutta contenta di aver trovato l'anti tarme.
Ho pagato le ultime tre bollette scadute, cambiato una delle 4 lampadine fulminate da secoli in parti sparse della casa e lavato tutti i piatti.
Mi manca di pulire il terrazzo che se ci metto una sdraio e l'ombrellone posso fare la pista delle biglie per la terra che c'è e poi dulcis in fundo la tv, questa sconosciuta. Da quando siamo passati al digitale terrestre non vedo più una mazza. Semplice penserete voi, chiami l'antennista e ti risolve il problema. Certo, se non fosse più impegnato di Bono Vox. Lo chiamo in media una volta a settimana e mi rimanda sempre a quella dopo con abili e fantasiose scuse, ma stavolta l'ho incastrato o forse mi ha incastrata lui, viene alle sette di mattina...quasi quasi mi tengo la radio, dopotutto fanno tanti programmi interessanti.

3 commenti:

Federica ha detto...

Come hai fatto a rimandare il cambio di stagione fino ad oggi???!??!

..e non perdere tempo ad avere la depressione post viaggio, pensa ad organizzare il successivo!!

Bea ha detto...

Per il cambio di stagione ho fatto convivere i capi invernali con quelli estivi, tutti schiacciati nell'armadio. Poi ho eliminato quelli invernali e li ho appoggiati sul divano, poi sulle sedie, poi sul letto e quando non ce l'ho fatta più mi sono decisa a sistemare il tutto, dividendo tra armadi e tintoria.
Per quanto riguarda il viaggio, hai perfettamente ragione, io starei sempre in giro se potessi, ma purtroppo ho le ferie contate ed è una cosa che mi stressa tantissimo. Potrei licenziarmi, ma a quel punto non avrei i soldi per partire...è un circolo vizioso. Dovevo nascere ereditiera...;)

cooksappe ha detto...

anch'io! :P