mercoledì 17 febbraio 2010
San...tapazienza
E' iniziato il festival di San Remo. E' iniziato di martedì grasso, giorno in cui sarei dovuta uscire e andare a divertirmi. Invece pioveva e visto che mi ero già presa una bella secchiata d'acqua con il motorino ho deciso, tanto per cambiare, di rimanere a casa. Una bella carbonara con i carciofi, seguita da cannolo siciliano originale e divano hanno fatto il resto.
Tra una pubblicità e l'altra lasciavo Dr. House per sbirciare il trash sanremese.
Vogliamo parlare della Clerici di rosso vestita che è piovuta dal cielo come una meringa di San Valentino? Meglio di no... e sorvolerei anche sul fatto che aveva palesemente mal di piedi. Ma povera donna, perchè darle questo compito così al di là della sua portata. Che poi non ho mai capito tutta questa aspettativa intorno a Sanremo. Molto meglio il festivalbar. Ad ogni modo, nonostante i tentativi di fare un programma ggiòvane (hanno chiamato addirittura Dita Von Teese) ecco che ti arrivano Pupo, Luca Canonici ed Emanuele Filiberto a cantare "Italia amore mio". Ora mi chiedo: ne avevamo davvero bisogno? Prontamente stroncati dalla giuria, mi chiedo se non potevano risparmiarci almeno questo strazio, o forse chi vince ballando con le stelle ha un posto di diritto a San Remo? Vai a sapè le regole dello showbiz...
Non parlerò delle canzoni perchè onestamente non ne ho sentita quasi nessuna per intero (del resto dovevo tenere sottocontrollo anche i risultati di champions per il mio ragazzo che gufava il Milan) ma spiacente, Malika Ayane da una pista a tutti. Non fosse altro per l'eleganza. Vogliamo mettere quel cesso di Arisa o quel camionista mancato di Noemi? No parliamone...che poi Noemi è pure brava ma vestirla così è un delitto. Avete presente quando dicevo che non so camminare sui tacchi? Ecco in confronto faccio bella figura.
Ad Irene Grandi sono legata affettivamente e dunque guai a chi me la tocca.
Ma ecco una notizia entusiasmante:
Patrizia D'Addario alla discoteca Morgana di San Remo ha presentato il suo suo singolo, "All You Want" e tra poco farà il suo primo album di 12 brani. La D'Addario assicura che una produzione Usa vicina a Quentin Tarantino potrebbe trarre un film dal suo libro "Gradisca presidente". Dopo il pulp ed il trash ecco un film che riunisce tutto in un unico genere, il neo-neo-realismo.
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3 commenti:
Ecco appunto, so stati pure ripescati...
Sanremo è finito e se ne parla pure troppo...
un baciotto cara Bea!
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