martedì 21 aprile 2009

Le ricette di Suor Beatrice

Oggi parliamo di Schiaffoni gamberi e zucchine.
Ingredienti per due persone che hanno fame:
3 Zucchine
Gamberi in numero pari, altrimenti si litiga
Aglio, uno spicchio è sufficiente
Pomodorini qb
Olio, sale e peperoncino
Due dita di vino bianco (in orizzontale)
Prezzemolo un pò tritato che fa colore e un pò intero per guarnire
250 gr di Schiaffoni
Per lo chef: due dita di vino bianco (in verticale)
e pezzetti di formaggio a scelta

In una padella antiaderente mettete un pò d'olio, lo spicchio d'aglio, il peperoncino e le zucchine tagliate finemente (con il pelapatate vengono che è una bellezza). Se non è antiaderente, occhio che s'attacca.
Tempo di apparecchiare la tavola e potete aggiungere i pomodorini tagliati a metà e i gamberi. Vi consiglio di metterne un pò interi e un pò sbucciati che insaporiscono di più. Lasciate cuocere per 5 minuti, poi alzate la fiamma e sfumate con il vino bianco.
A questo punto aggiungete il prezzemolo a pezzetti e lasciate riposare.
Fatevi un bel bicchiere di vino accompagnato da qualche pezzo di buon formaggio...non so voi, ma a me viene una fame mentre cucino!
Nel frattempo avrete buttato la pasta in abbondante acqua salata (quanto fa gambero rosso). Guardate che c'è scritto sulla confezione e scolatela un minuto prima. A questo punto potete saltarla e mettervi a tavola. Oh, mi raccomando il rametto di prezzemolo alla fine che fa tanto chic.

Ta-tan!

venerdì 17 aprile 2009

piccole casalinghe crescono


Ce ne ho messo di tempo, ma finalmente sono in grado di dispensare preziosissimi consigli sul vivere da soli. O meglio: come scoprirsi "desperate housewife" in sei mesi di convivenza con se stessi.


Non credevo di essere così ossessionata dalla polvere, ma le balle di laniccia stile farwest non mi vanno proprio giù...Dopo aver comprato scopa e raccoglitore al mercato sotto casa per risparmiare qualche euro ho scoperto che si smontano letteralmente. Il raccoglitore non raccoglie e la scopa è stressata e perde le setole a ciuffi manco avesse l' alopecia. Vogliamo parlare del mocio? Il secchio è esploso mentre cercavo di strizzarlo e la testina (nel senso milanese del termine) lascia ciuffi di pelo, tanto perchè la ragazza che me l'ha venduto ha detto: "prendilo di cotone, è ottimo!" Morale della favola: mamma mi ha regalato la scopa tonkita e papà il mocio vileda. In questo caso le marche fanno la differenza.

Ma passiamo alla domanda clou: chi scrive le indicazioni sui detersivi?
Prendiamo quello che più mi inquieta: il prodotto per pulire il forno. Intanto perchè le istruzioni sono scritte in italiano e cirillico, occupando il poco spazio che c’è sulla confezione?Vada l'inglese, toh...il francese, ma il cirillico?!
Non lo posso usare su: alluminio, superfici verniciate, linoleum, forni autopulenti (se sono autopulenti che ce lo passo a fa?) o a microonde. Questo presuppone che io sappia di cosa sia fatto il mio forno. Primo errore.
Secondo: Dopo le solite raccomandazioni idiote tipo non ingerire, non spararlo negli occhi nè usarlo a mo’ di deodorante, dice di spruzzarlo ad una distanza di 25 cm, non 24, non 26. Però non ti dice la cosa fondamentale: dopo che l’ho spruzzato, che devo fare? Risciacquo? Lo spalmo? Lo asciugo? Se accendo il fornello, salto in aria?
Veniamo al prodotto per pulire il bagno. Recita l’etichetta: “per tutti i tipi di sporco”.
Non lo posso usare su: marmo, pietra naturale, vasche smaltate o verniciate, box doccia in vetro. Praticamente su nessuna delle superfici che ho in bagno.
E poi la mia frase preferita: “ideale per superfici verticali”…faccio mente locale ma le uniche superfici verticali che mi vengono in mente sono piastrelle, che non ho, muro, pensili su cui non lo posso usare ed io che sto li a pulire. Visto che mi vietano di ingerirlo e inalarlo, ci innaffio le piante? Le istruzioni non lo vietano, ma così a naso direi che bene non gli farebbe.
Fortunatamente il mondo dello stiro non mi appartiene, ho deciso di non comprare nè ferro nè tavola e di affidarmi all’arte dello stendere bene. Direi che è una scelta vincente, risparmi tempo e fatica e soprattutto con l’acqua demineralizzata ci rimpingui la batteria del motorino.
Ma veniamo alle scoperte scientifiche: erano giorni che mi ripromettevo di pulire il fondo del wc, diventato ormai di un colore indecifrabile. La candeggina sarebbe stata l’ideale, peccato mi dimenticassi di comprarla. Poi una sera faccio i carciofi fritti (mmm…) faccio raffreddare l’olio e lo butto nella tazza. La mattina dopo il wc era di un bianco splendente! Son soddisfazioni…